Recensione - Pacilio su Tardino 'I giorni della merla'





I giorni della merla’ di Sara Tardino
Commento di Rita Pacilio

‘I giorni della merla’ di Sara Tardino sono la scoperta di una atmosfera in cui l’Autore si scolla di dosso il peso della responsabilità della poesia postmoderna. Qui il dissidio interiore tra realtà e arte poetica è risolto nella rinuncia di imbrigliare ‘il verso’ nella vita normale.
La poesia, tipica del suo estro, diventa tempo nuovo, sperimentando lo spazio temporale come capacità armonizzante tra vita sociale e vocazione poetica. Il Poeta non si ripiega su se stesso, anzi ripercorre il senso della letteratura in una unica verità di significato che non vuole dire isolamento, ma profonda indagine intimistica intorno al movimento delle ‘parole giuste’.
Sara Tardino demarca un periodo intermedio al tempo: ‘I giorni della merla’ in cui si esprimono, con ampio respiro, le infinite gradazioni della sua scrittura. Talvolta il lettore incontra i significati diversi di una stessa voce/immagine quasi risuonasse accanto il razionale e l’irrazionale o la certezza e l’ignoto. Questo è il motivo per cui si sostituisce all’azione una pausa giocando il ruolo misterioso dell’intelligenza.
Rita Pacilio


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