Poesia - Inedito di Rita Pacilio (novembre 2013)





Sono consapevole della mia solitudine

-          mi ripeti da anni  -

(Ha il suo peso un chilo di riso o una pietra

un chilo di pane caldo o un gomito sul cuore

che ricarica il tempo e ci compie innamorati adesso?)



A volte la vita è sottile come un moscerino

poggiato a un tronco in una notte slavata

nell’ora in cui gli uccelli regolano gli orologi.



Tu conosci i mucchi variopinti, l’abbandono

della grande terra e il tornare di ogni volatile

il grido che avanza sciagure o il caldo.

Quello schiamazzo rotondo anticipa pioggia



ci riprende di schiena, ci segna

per questo il tuo palmo diventa parte del mio

il tuo labbro lievita la bocca

e ogni tua carne fa tacere gola e addii.



Tu sai gli anni in cui le ore sono cicloni

di acqua e argilla. Sei tu che hai fatto

l’acqua e tutte le creature indicibili

nascoste negli occhi

(come fossero le cose sentimentali di sempre).


Rita Pacilio @ diritti riservati

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